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lunedì 26 marzo 2018

Mattia Pirotti: atleta, tecnico e FrontRunner Asics!

Oggi è la volta di Mattia Pirotti, Asics FrontRunner e tecnico Fidal di primo livello, nonché buon atleta specializzato nei 10km e mezza maratona. QUI potrete trovare la sua pagina Fidal con i suoi risultati.

-Presentazione: 
Ciao sono Mattia Pirotti. Corro da diversi anni. Ho iniziato per hobby quando ero alle superiori, sfruttando i percorsi nelle campagne attorno al mio paese. Ho affrontato la mia prima "gara" vera e propria a fine 2011 alla 5 km della The Media Running Challenge, spronato da alcuni colleghi amanti della corsa. Poi ho allungato man mano le distanze fino alla mia prima mezza maratona (non competitiva) che è stata l'Alpin Cup del 2012. Da lì -salvo imprevisti- non mi sono più fermato.

mercoledì 7 marzo 2018

Alessandra Mariano, il percorso dalla maratona alla velocità

Oggi vi presentiamo Alessandra Mariano. Master che vanta un passato ricco di gare partecipate, diverse tra loro. Ha corso dalla maratona alla velocità, in un percorso "long to short".

-Presentazione:
Ciao, mi chiamo Alessandra, ho 46 anni e adoro lo sport; tutto lo sport! Ho sempre fatto sport!
La corsa si è impossessata di me da anni. Mi piace correre soprattutto all'esterno, senza troppi vincoli.


-Quando hai iniziato a correre? E qual è la tua società attuale?
Ho iniziato a correre vent'anni fa, ma solo da tre anni sono iscritta in una società: l'Atletica Vignate.

sabato 17 febbraio 2018

Strada e pista: il punto della situazione e qualche idea

La vicenda dell'atleta amatore "offeso" dallo speaker della 5 Mulini ha suscitato un grande clamore mediatico.
Ne stanno parlando fin troppi, persino esponenti politici, e personalmente non voglio aggiungermi alla coda dei vocianti.

Preferisco prendere spunto per spostare il focus su una questione diversa.
Il grosso del movimento atletico è costituito dall'enorme numero di amatori. Sono questi che smuovono i quattrini e che fanno interessare gli sponsor. Le grandi corse su strada internazionali si finanziano grazie soprattuto alla partecipazione di massa.

Penso che la Maratona di New York non sarebbe la stessa, senza l'effetto scenografico delle migliaia di partecipanti sui ponti e per le strade della città, a cui fa da cornice il grandissimo numero di spettatori sul percorso che incitano gli atleti.

In buona sostanza, si è creato, a catena, un effetto traino di tutte le corse su strada, dalla maratona di prestigio alla stracittadina, che brulicano di partecipanti. Ma, allo stesso momento, si è avuto il progressivo e inesorabile abbandono della pista, sempre più vista come luogo riservato a una piccola élite di atleti.
L'Italia è dove probabilmente questo fenomeno è stato in assoluto più evidente.